Autoefficacia e autostima: due facce della stessa medaglia?

Due costrutti sempre più utilizzati e confusi, che giocano ruoli fondamentali per il nostro equilibrio e benessere.

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"I am brave, I am bruised, I am who I' meant to be: 
This is me"  This is me, Kesha

Sentiamo spesso parlare dell'importanza di promuovere autostima e autoefficacia per aumentare il nostro benessere e le nostre relazioni, ma non sempre le differenze tra queste due importanti componenti sono ben chiare. 

La psicologia positiva indaga scientificamente questi costrutti, differenziandoli e misurandoli poichè correlati ad una miglior qualità della vita.

In questo articolo vedremo quindi cosa sono la self-esteem e la self-efficacy e in che modo possiamo allenarle.

AUTOSTIMA: "Io sono"

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L'autostima si riferisce alla valutazione del proprio sè: è quindi la stima, la misurazione personale, la considerazione, di avere un valore indipendentemente dai risultati ottenuti. 

L'autostima riguarda dunque anche l'accettare i propri difetti sia fisici che caratteriali e amarli. 

Come incrementare l'autostima: 
  • Smetti di utilizzare frasi negative quando parli di te: queste si autoalimentano e autoconfermano, consolidandosi nel nostro sistema di credenze e aumentando la probabilità della profezia che si autoavvera;
  • Impara ad accettare il fallimento: non determinare il tuo valore a partire da ciò che hai sbagliato o non sai fare; 
  • Fingi di avere un'alta autostima: se non diamo valore a noi stessi, nessuno lo farà ed entreremo in un circolo vizioso in cui svilupperemo l'impotenza appresa; 
  • Festeggia i tuoi successi;
  • Impara a dire no;
  • Non prenderti troppo sul serio, impara ad usare uno stile umoristico positivo e non autosvalutativo.

AUTOEFFICACIA: "Io posso"

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L'autoefficacia si riferisce alla percezione di quanto ci sentiamo in grado e capaci di raggiungere obiettivi e risultati prefissati. 

La letteratura evidenzia come la credenza che gli individui  hanno riguardo ai propri limiti fa la differenza sulla probabilità di raggiungere l'obiettivo. 

Secondo Bandura ci sono 4 condizioni che possono aumentare l'autoefficacia:
  • La persuasione verbale e l'influenza sociale: quanto gli altri credono in noi ci suggestiona;
  • L'essere in buona forma fisica ed emotiva;
  • L'esperienza vicaria: osservare che i nostri conoscenti raggiungono i propri obiettivi ci aiuta a credere maggiormente di potercela fare;
  • Esperienze positive e gratificanti passate: aver già ottenuto successi e risultati porta a sviluppare maggior fiducia nelle proprie potenzialità presenti. 

Non è detto quindi che chi ha un alto grado di autoefficacia abbia anche buoni livelli di autostima e viceversa. 

Ad esempio una persona può essere competente nel suo lavoro ma estremamente insicura nella vita di tutti i giorni. 

La maggior parte degli studi dimostra come entrambi questi costrutti si sviluppino e si plasmino durante l'infanzia e l'adolescenza, avendo dei risvolti importanti per il benessere lungo tutto il corso della vita. 


Ascolta ora la Hope-List con tanti brani per "sentire" l'autostima e l'autoefficacia!

FONTI: 
Bandura, A. (1977). Self-efficacy: Toward a unifying theory of behavioral change. Psychological Review, 84, 191-215.
Punzo, A. (2019). Stress e autoefficacia negli insegnanti della scuola dell'infanzia.
Disturbi, I. Autostima e autoefficacia negli studenti con DSA. Nuova Secondaria, 13.

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